Gran Premio Nuvolari 2018

Modena, 17 settembre 2018
Il Gran Premio Nuvolari, manifestazione di regolarità riservata ad automobili d’interesse storico costruite tra il 1919 e il 1972, si si è svolto dal 13 al 16 settembre lungo un itinerario che parte e arriva a Mantova, città natale di Tazio Nuvolari.
Maserati ha reso omaggio al “Mantovano Volante”, uno dei più grandi piloti di tutti i tempi, in qualità di Main Partner del Gran Premio a lui intitolato. Per tutta la durata della manifestazione, la Casa del Tridente ha esposto a Mantova, nella magnifica cornice di piazza Sordello, la 6C-34 della Collezione Umberto Panini di Modena e la Levante GranSport MY19.
La Maserati 6C-34 venne progettata da Ernesto Maserati a seguito della nuova formula internazionale basata sul limite di peso massimo di 750 kg. Dotata di un motore 6 cilindri in linea da 270 CV e con una velocità massima di 250 km/h, debuttò appena uscita dalla fabbrica, il 9 settembre 1934 al Gran Premio d’Italia a Monza: Tazio Nuvolari la portò al quinto posto assoluto. “Nivola” sempre al volante della 6C-34 avrà un finale di stagione esaltante: il 30 settembre si classificò terzo a Brno e, nelle settimane successive, ottenne due vittorie particolarmente prestigiose: il 14 ottobre tagliò per primo il traguardo al Circuito di Modena e pochi giorni dopo, il 21 ottobre, si aggiudicò la Coppa Principessa di Piemonte sul Circuito di Napoli
L’edizione 2018 del GP Nuvolari, giunto alla 28° rievocazione, propone un percorso rinnovato con la prima tappa da Mantova, attraverso la Pianura Padana e gli Appennini, fino alla Riviera Adriatica; la seconda tappa da Rimini, passando per le bellezze di Toscana, Umbria e Marche e ritorno a Rimini; la terza tappa, dal Mare Adriatico attraverso le città dell’Emilia Romagna, fino all’arrivo a Mantova.
Tra le vetture della Casa del Tridente in gara, la A6 1500 Berlinetta disegnata da Pininfarina e prodotta nel 1949, e una Quattroporte prodotta nel 1968 - vettura cardine nella storia di Maserati, che, con la prima generazione della Quattroporte, nel 1963 creò un nuovo segmento del mercato prima inesistente, quello della berlina sportiva di lusso.
Maserati aprirà inoltre il convoglio degli oltre 300 equipaggi partecipanti al Gran Premio organizzando il Tributo Maserati, una vera e propria “gara nella gara” che vedrà schierate in prima linea le vetture della gamma attuale – l’ammiraglia Quattroporte, la berlina sportiva Ghibli e il SUV Levante.
Modena, 14 settembre 2018
Partecipiamo al Tributo Maserati ma non guidiamo una classica: facciamo a pugni con il tempo tra prove cronometrate, di media e controlli a timbro con una Maserati Levante MY19, l’ultimo aggiornamento della SUV del Tridente. Sotto al cofano, un generoso V6 di tre litri che, grazie al doppio turbo, sprigiona la bellezza di 430 CV. Tanti, tantissimi, sempre a portata di piede... destro. Tenere il passo delle storiche, sia nelle prove cittadine che nei trasferimenti lungo i saliscendi immersi nel verde dell’Emilia Romagna, è un gioco da ragazzi. Con la modalità sport attiva, poi, facciamo anche noi la voce grossa, proprio come le sportive purosangue del passato. Il sound è insieme cupo e graffiante: rilasciando il gas o scalando una marcia (sono ben 8!), i quattro terminali di scarico scoppiettano che è un piacere. L’allestimento GranLusso è grintoso e raffinato, cattura gli sguardi di curiosi e passanti semaforo dopo semaforo. C’è chi chiede di scattare una fotografia, chi di dare uno sguardo agli interni in pelle o al vano motore: impossibile restare indifferenti al suo passaggio. In mezzo ai Tridenti del passato in gara, su tutte la splendida A61500 numero 95, la nostra Levante è perfettamente a suo agio, perché reinterpreta in chiave moderna, come meglio non potrebbe, l’eleganza e la sportività delle Maserati di una volta. Già non vediamo l’ora di ripartire...
Modena, 15 settembre 2018
Sia io che Martin, amico e collega che racconterà il “suo” Gran Premio Nuvolari 2018 sulla rivista inglese Classic and Sports Car, ci mettiamo alla scrivania per scrivere il nostro diario di bordo a notte fonda. La gara è al giro di boa e siamo stremati, ma la tappa di oggi ci fa andare a letto col sorriso. Abbiamo guidato da Rimini a Siena e ritorno divertendoci come matti. Prima di innestare la prima, ho consigliato a Martin di attivare la modalità Sport. Un bottone magico, non c’è che dire: non ha ancora finito di ringraziarmi per la dritta. Il suono dei nostri motori diventa sinfonia. Un insieme di ticchettii metallici, scoppi allo scarico e assoli rombanti che prendono allo stomaco e sembrano non finire mai: squarciamo senza ritegno il silenzio in mezzo ai boschi del centro Italia. Inseguirsi e stare vicini, guidando al limite, tornante dopo tornante, è bellissimo. Grazie Martin e per domani, mi raccomando: ricorda di premere quel tasto...
Modena, 16 settembre 2018
Davvero è già finita? Rido ininterrottamente da tre giorni. Il fotografo a bordo con me anche. Il sorriso sul mio viso si allarga di un centimetro ogni 1000 giri al minuto - sono settemila. Porto la Levante al limitatore e lavoro di freno motore, stacco all’ultimo e scalo le marce tra le curve con disinvoltura. Tutto è velocissimo, incredibilmente intenso. Le curve, lente o veloci non importa, sono un attimo: non c’è tempo di guardare il contagiri, né il tachimetro. La potenza massima in ogni marcia là si percepisce a orecchio e col corpo. Si è coinvolti dalla testa ai piedi, tirati dentro una storia che racconta di passione e tradizione. In mezzo a vetture storiche così prestigiose, c’è spazio anche per una modernità come quella della Levante: mai fine a se stessa, funzionale solo al piacere di guida e che trae ispirazione dai valori delle Maserati di una volta. Quando saluto Martin, mio compagno d’avventure in questo Gran Premio Nuvolari, ci chiediamo entrambi perché sia finito così in fretta. E perché debba tornarsene in Inghilterra in aereo, e non con la sua Ghibli...
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