Battezzata con il nome del vento della Mesopotamia, la nuova Shamal rappresentava la derivazione più estrema della famiglia dei modelli Biturbo. Come la Karif, era costruita sul pianale accorciato della Biturbo Spyder, ma disponeva anche di due piccoli sedili posteriori. La carrozzeria della Shamal era interamente nuova, ad eccezione delle porte. Il design aggressivo e dalle linee muscolose era opera del designer Marcello Gandini, facilmente riconoscibile dalla tipica forma dei passaruota posteriori. Tuttavia, la novità più saliente della Shamal si celava sotto il cofano. Il motore V6 era stato sostituito da un motore biturbo V8 completamente nuovo, con quattro alberi a camme e 32 valvole. Il tutto abbinato ad un nuovo cambio a 6 rapporti della Getrag. Il design della Shamal fu l'ispirazione per il successivo modello Ghibli. Siamo di fronte a una delle automobili di serie più estreme mai prodotte, destinata esclusivamente a piloti esperti.
Scheda tecnica | Shamal |
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Codice modello | Tipo AM339 |
Tipologia di carrozzeria | Coupé 2 porte, 4 posti, tre volumi |
Design | Marcello Gandini |
Anni di produzione | 1990 - 1996 |
L'epoca Maserati | De Tomaso |
Numeri prodotti | 369 |
Telaio | Costruzione con monoscocca in acciaio |
Peso a secco | 1,417kg |
Configurazione motore | 90° V8, 32 valvole, doppio albero a camme in testa, biturbo |
Cilindrata | 3,217cc |
Regime di potenza massima | 326 CV @ 6.000 giri/min |
Velocità massima | 270km/h |